 | Illarian |
| | Melenir ShalindorTema musicale del personaggio: Nome: Melenir
Cognome: Shalindor
Razza: Kaldorei (Elfo della Notte)
Classe: Druido, Druido della Falce
Età: Oltre 9500
Stato: Vivo
Luogo di Nascita: Astranaar, foreste di Valtetra, Kalimdor
Residenza: Nessuna, Nomade
Affiliazioni: Se stesso, Circolo Cenariano (In precedenza), Resistenza Kaldorei (In precedenza)
Allineamento: Neutrale Puro
Melenir nacque pochi secoli dopo la Guerra degli Antichi tra le foreste notturne di Valtetra, nella città di Astranaar. Egli fu immediatamente attratto dalla natura e il druidismo sin da tenera età, essendo incoraggiato dal padre e il fratello maggiore e oramai vivendo in una società sempre più lontana dalla magia arcana del passato, Melenir intraprese volentieri la via del Druido. Mentre suo fratello maggiore, Farandir, approfondì i suoi studi nella via dell'orso, Melenir non provò alcun legame particolare con i vari spiriti patroni dei druidi, rimanendo all'ombra del fratello nelle sue avventure per le foreste di Kalimdor. Durante questo tempo Melenir non fu infelice, ma continuò a bramare per qualcosa di più, per uscire dall'ombra del fratello e stargli accanto come suo pari.
In una fatidica notte a Rivafosca, mentre il fratello fu intrappolato in una grotta in crollo, Melenir fu assalito da un branco di lupi, circondato e impaurito iniziò a temere per il peggio, ma quando i lupi abbaiorono e ringhiarono, a sua sorpresa, le sue orecchie colsero parole al posto di versi animali. Così come egli capì i lupi, così i lupi capirono l'Elfo, forse sorpresi o forse agognando per qualcosa di più che carne d'elfo, i lupi se ne andarano, lasciando il giovane druido incolume. Per un breve periodo della sua vita Melenir cadde nel silenzio, spendendo ore a rimurginare sull'episodio, cercando per una spiegazione all'inusuale conversazione, non ne parlò con nessuno, nemmeno i suoi familiari, soltanto quando il druido Ralaar Fuocozanna aprì una nuova branca del druidismo incentrata sulla venerazione di Goldrinn, il Dio patrono dei lupi, Melenir fu sicuro e convinto che sarebbe stata la sua vocazione.
Entusiasta e pieno d'ambizione fece ritorno a Valtetra, unendosi agli altri studenti di Fuocozanna. Il suo innato talento con i lupi fu presto notato, nel giro di una settimana riuscì a prendere le sembianze di un lupo con facilità, mentre ad altri ci sarebbero voluti mesi di studio e pratica. Finalmente sì sentì soddisfatto nel suo 'mestiere', sì sentì un pari di suo fratello, di suo padre, o forse persino superiore. Sarebbe tornato alla sua famiglia, per dimostrare loro quanto avesse imparato, quanto fosse cresciuto, ma prima che potesse averne opportunità la Guerra del Satiro ebbe inizio.
Convocato dal suo onorevole maestro si recò in tutta celerità al Monte Hyjal, i druidi del branco sarebbero dovuti essere la prima linea d'attacco contro i Satiri, per tale scopo, Ralaar strappò una zanna dal Dio-Lupo Goldrinn e rubò il prezioso bastone runico di Elune fondendoli in un unica falce conosciuta come la Falce di Elune. Il potere della sacra falce avvolse i druidi del branco, trasformandoli in licantropi alti e agili, con la forza di dieci elfi, ma la luce della Dea fu assente quel giorno. Melenir come tanti altri si perse nell'influenza di Goldrinn, diventando succube della sua furia e sete di sangue, reso burattino di Ralaar Fuocozanna, l'unico ad aver mantenuto il senno tra tutti i druidi della falce, Melenir fece a pezzi dozzine di Satiri, ma la sua sete di sangue non si fermò ai satiri, una volta che non ve ne erano più in vista, per saziarsi rivolse il suo sguardo su altri Elfi della Notte e il suo ex-maestro fece poco per fermarlo. Non avendo modo di liberare Melenir e gli altri druidi della falce dalla maledizione di Goldrinn, i druidi del Circolo Cenariano decisero di imprigionarli per l'eternità nelle viscere di Daral'nir, la selvaggia dimora.
Ora Melenir cammina di nuovo tra i viventi, in un mondo del tutto diverso da come lo ricordava, forse finalmente libero dall'insaziabile sete di sangue del Dio-Lupo.
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*Il passato dei protagonisti*
